Rosaspina Buscarino
Rosaspina Buscarino compie gli studi a Milano laureandosi in pedagogia con una tesi di estetica. All’inizio degli anni ’90 prevale l’utilizzo delle carte, la cui consistenza si accompagna alla densità della materia pittorica nell’accogliere il segno e la parola stampata. Negli anni seguenti la parola diviene puro supporto, quasi sempre occultata nella sua forma specifica e consegnata come vibrazione di grigi e di neri sul fondo della stesura: nascono il Sillabario e il Toconoma. Il primo si presenta come una tessitura compatta di segni nella materia, il secondo come “drappo” che avvolge, ricopre, veste il quadro, lasciando tuttavia una parte della tela visibile, intatta. Nessuna opera compare in pubblico fino al 2003, quando avviene, a Milano, l’esordio espositivo dell’artista con una mostra personale alla galleria Arte 92, cui seguiranno numerose apparizioni in Italia e all’estero, tra le più recenti quelle a New York, Helsinki, Chicago, Londra e Berlino. Ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia.